Storia

In oltre quarant’anni di attività l’I.CI.FI. ha supportato aziende che operano nei più strategici settori produttivi a realizzare i loro obiettivi di successo.

L’I.C.I.FI. costituita nel 1979, con sede in Firenze – amministratore il dott. Angelo Vidaich che alla data odierna conserva ancora tale carica – ebbe ad iniziare la propria attività con riferimento ai finanziamenti industriali contemplati dalle normative comunitarie e nazionali.

Al fine di poter meglio interpretare le predette normative comunitarie ed i relativi disposti legislativi ebbe a costituire all’interno della propria organizzazione un Centro Studi a livello universitario.

Dagli anni ottanta e per tutti gli anni novanta

Tale attività fu apprezzata e tenuta in grande considerazione da numerose aziende industriali italiane di late dimensioni anche a partecipazione statale e consentì il conseguimento di importanti e significativi risultati.

Tra questi i più importanti furono:

Un’importante azienda farmaceutica, avendo programmato rilevanti investimenti nei propri stabilimenti in Milano, incarica la I.C.I.FI. di attivarsi presso la BEI per l’ottenimento di un finanziamento. In effetti la BEI a quel momento perseguiva una politica che limitava i propri interventi finanziari nelle aree del mezzogiorno. Dopo numerosi concessi in Lussemburgo presso la direzione generale ottenemmo una delibera favorevole.

Un importante cantiere navale ci incarica di seguire l’evolversi istruttorio di una richiesta di finanziamento alla CECA, riservata agli utilizzatori di acciaio (articolo 54, 2° capoverso) terminato con esito favorevole.

Un importante gruppo a partecipazione statale, interessato per le proprie aziende a tale tipo di intervento comunitario ebbe a conferire gli incarichi al nostro istituto di approfondire lo studio della predetta problematica e di procedere alla presentazione delle relative richieste di finanziamento. Il centro studi del nostro istituto predispose una memoria giuridica atta a dimostrare la validità dell’applicazione dell’articolo 54 2° capoverso per le aziende utilizzatrici di acciaio rappresentate. I vertici comunitari avendo ritenuto valida la nostra memoria giuridica, disponevano affinché le aziende interessate presentassero alla CECA le relative richieste d’intervento finanziario che, debitamente istrutte, hanno avuto esito favorevole.

Un importante gruppo del settore agroalimentare, avendo programmato rilevati investimenti, interessava il nostro istituto affinché accertasse la disponibilità a valutare una richiesta di contributi in conto capitale previsti dal FEOGA. Il nostro centro studi riuscì a dimostrare che il progetto era da considerarsi di interesse nazionale per cui aveva i presupposti per essere presentato direttamente al MAF, che dopo l’istruttoria di rito finanziò con condi FEOGA.

Un’importante catena di alberghi, avendo progettato la ristrutturazione di un grande albergo del gruppo, e dovendo assumere un certo numero di unità lavorative, conferì al nostro istituto, l’incarico di accertare presso le CEE la possibilità d’intervento finanziario possibilmente agevolato. Il nostro centro studi ritenne di ravvisare nell’ambito dell’articolo 56, comma 1, lettera B del trattato CECA, la possibilità di ottenere un intervento finanziario a fronte dell’assunzione di unità lavorative. La pratica ebbe la sua favorevole conclusione con l’intervento, tra l’altro, di contributi in conto capitale da parte della CECA, che contribuirono a diminuire il tasso di interesse.

Una grande azienda del settore prodotti da forno di Genova: con la costruzione di uno stabilimento in Piemonte, aspirava ad ottenere lo stesso tipo di intervento finanziario, per l’assunzione di unità lavorative. Il nostro istituto, allora delegato dalla predetta società, affrontò e risolse la problematica attivando la delimitazione dei bacini carbosiderurgici in crisi.

Alla fine degli anni novanta

Alla fine degli anni ’90 dovendosi prevedere la graduale inapplicabilità dei disposti della legge 796 del 30/11/1976 – garanzia statale di cambio su finanziamenti in valuta estera concessi dalla CECA-BEI-FERS – il nostro centro studi – si è impegnato nella ricerca, sul mercato dei capitali, di operazioni finanziarie alternative.

Fu costruita, in collaborazione con un importante istituto di credito a medio termine, un’operazione finanziaria in valuta, senza rischio del cambio per quanto attiene la restituzione del capitale, in quanto collegata con l’emissione di un titolo zero coupon bond nella stessa valuta – no capital.

Dal 2000 a oggi

Negli ultimi 20 anni la finanza è completamente cambiata. Infatti con l’entrata dell’euro nel mercato, gli strumenti usati negli anni precedenti non trovavano più una pratica attuazione, per cui nasceva l’esigenza di rivolgersi a nuovi strumenti di finanza alternativa.

Con il passare del tempo si sente sempre più il bisogno di affidarsi ad operazioni veloci e più semplici nell’uso, con una valutazione del merito creditizio innovativo. Il mercato globale consente oggi di offrire tecnofinanza, attraverso prodotti finanziari e servizi di avanzata tecnologia.

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